F.A.Q.
Ho trovato un cane che penso si sia perso, cosa devo fare?
Un cane smarrito o abbandonato ha un comportamento tipico e riconoscibile: è spaesato, si muove in modo confuso, non ha una direzione, spesso insegue i passanti o scappa, tiene la coda bassa o tra le zampe. Avere a che fare con un cane spaventato e smarrito non è sempre facile; quindi agite con la massima prudenza cercando di non avvicinarsi in maniera diretta. Questi i consigli di base:
- Chiamate possibilmente aiuto senza urlare e senza agitarvi per non impaurire ulteriormente il cane.
- Cercate di controllare gli spostamenti dell’animale, di allontanarlo da un’eventuale situazione di pericolo, attirandolo verso una zona sicura (ad esempio verso una strada secondaria o un campo).
- Per prendere il cane è necessario infondere fiducia al cane. Come? Per esempio, chiamandolo stando accucciati, evitando i movimenti bruschi e gli scatti. Se il cane è diffidente, dobbiamo essere disposti a perdere parecchio tempo. Parlate col cane, tranquillizzatelo, tentate piano di avvicinarlo e accarezzarlo. Offrire del cibo è spesso una mossa vincente.
- Verificare, salvaguardando sempre la vostra incolumità, se possiede un collare con una medaglietta per poter eventualmente rintracciare subito il proprietario.
- Provate ad accertarvi che il cane non sia di qualche abitante residente in zona, che lo lascia libero di circolare, per non rischiare di chiamare organi competenti inutilmente.
- Contattate il Comando di Polizia Municipale del Comune presso il quale è stato ritrovato il cane (per San Donà di Piave 0421.55470): le Forze dell’ordine hanno l’obbligo di intervenire richiedendo il servizio di accalappiamento. Gli addetti all’accalappiamento devono essere reperibili 24 ore su 24, compresi i giorni festivi e devono giungere sul posto entro 2 ore (se è una situazione pericolosa e urgente intervengono tempestivamente). Se il cane è socievole e si fa avvicinare, metterlo prima in sicurezza e poi chiamare i Servizi Veterinari dell’Ulss 4 (è possibile chiamare il 118 e farsi passare il veterinario di turno e – indicando la posizione -, verrà inviato il veterinario di competenza del territorio)ATTENZIONE: DURANTE LA CHIAMATA, SPECIFICARE ALL’OPERATORE CHE C’È OBBLIGO DI REPERIBILITÀ DEI VETERINARI H 24,7 SU 7.Il cane accalappiato viene consegnato al canile sanitario competente per il luogo, dove verrà verificata la presenza di microchip e dove è probabile che il proprietario si rivolga per cercare l’animale smarrito. Informatevi in quale struttura verrà portato. Per soccorsi in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli) chiamare i Vigili del Fuoco al numero 115.
Potete chiamare dopo alcuni giorni il canile sanitario per verificare se il cane abbia ritrovato il proprietario, in caso negativo potete attivarvi nel seguente modo:
- Compilate dei volantini ed esporli nel luogo del ritrovamento, possibilmente con foto del cane, indicando il numero di telefono di chi ha deciso di occuparsi del cane.
- Pubblicate un messaggio sulla bacheca di gruppi Facebook che si occupano di smarrimenti e ritrovamenti ( es.:. SOS Animali Smarriti San donà/Musile/Noventa di Piave e dintorni).
- Avvertite l’Adas fornendo una dettagliata descrizione dell’animale e comunicando l’eventuale numero di microchip o tatuaggio, inviando una mail oppure scrivendo un messaggio privato sulla pagina Facebook: Adas Sos con foto e descrizione del cane: pubblicheremo nel sito e su Facebook una segnalazione di ritrovamento.
Ho trovato un gatto che penso sia smarrito o abbandonato, cosa devo fare?
Un gatto di casa, che esce e perlustra il suo ambiente, può muoversi in un ampio raggio, soprattutto se non sterilizzato. Può prendere l’abitudine di frequentare più luoghi con regolarità, in cui trova del cibo e viene bene accolto.
Un gatto che appare improvvisamente in un luogo, dove non si era mai visto prima e rimane stabile in zona, miagolando, cercando cibo o presentandosi in condizioni di salute precaria, deve metterti in allarme.
Ecco la procedura da seguire:
- Scatta almeno un paio di foto al gatto, almeno una in cui si veda il musetto e una il corpo intero;
- Se riesci, cerca di capire di che sesso è;
- Contattaci tramite la pagina Facebook Adas, indicando il luogo in cui lo hai trovato, un tuo recapito, da quando lo hai visto la prima volta e ogni altra informazione che possa essere utile;
- Se il gatto fosse visibilmente in uno stato di salute precario, quando ci contatti specificalo;
- Se il gatto è docile e si fa avvicinare prova a vedere se possiede un collare dove potrebbe essere riportato il numero di telefono del proprietario.
Valuteremo, caso per caso, come procedere
Se il gatto è incidentato o evidentemente ferito, contatta immediatamente i servizi veterinari Ulss che hanno l’obbligo di intervenire per il suo soccorso, 7 giorni su 7, h 24. Nel frattempo cerca di mettere in sicurezza il gatto: se è in mezzo alla strada prova a spostarlo (valutare in base alle ferite evidenti) verso il ciglio oppure se possibile fai da ostacolo con la macchina mettendo le quattro frecce; se è socievole e non riporta ferite piuttosto evidenti metterlo in sicurezza all’intero dell’auto, nella propria abitazione se è nei paraggi oppure in un trasportino.
Per questa emergenza, puoi contattare il centralino dell’Ospedale di San Donà di Piave (0421.227.111) e chiedere espressamente che ti venga passato il veterinario di turno.
Il veterinario di turno, come già menzionato, deve intervenire nel caso di gatti incidentati, anche al di fuori degli orari di ufficio sotto riportati.
Recapiti Ulss 4 San Donà Servizi Veterinari:
Via Trento 19 (Palazzo INPS, 1° Piano) 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 22 81 51
ORARI:
Lunedì 8.30 – 12.30 e 15.00 – 17.00
Martedì 8.30 -12.30
Mercoledì 15.00 – 17.00
Giovedì 8.30 – 12.30
Venerdì 8.30 – 12.30 Sabato 8.30 – 11.00
Se ti trovi in una zona in provincia di Treviso, contatta il 118 e chiedi di farti passare il veterinario di turno
Ho trovato un gattino/una cucciolata di gattini, cosa devo fare?
- A meno che i gattini non siano in una situazione di evidente pericolo NON TOCCARLI! Osserva bene la situazione. Mettiti nel posto più lontano possibile che ti permetta di controllare la situazione ed attendi. È molto raro che una mamma gatta abbandoni la prole, se accade significa che è stata ferita o uccisa, oppure che è stata gravemente spaventata o stressata;
- Se dopo più di 30 minuti non si è fatto vivo nessuno e ritieni che la situazione ambientale non sia favorevole (pioggia e/o freddo) raccogli i gattini e mettili in un cartone aperto con dentro degli asciugamani o panni caldi, al riparo dalla pioggia, ma lascialo sempre all’aperto, in modo che mamma gatta possa sentire il richiamo dei gattini, nel frattempo potresti contattarci per verificare l’età dei gattini.
- Se dopo non più di un paio ore mamma gatta non è ancora passata a recuperarli allora i gattini possono essere portati in casa e tenuti al caldo;
- ATTENZIONE: NON DARE ASSOLUTAMENTE LATTE VACCINO AI GATTINI NÉ TENTARE DI FARGLI ASSUMERE FLUIDI CON UNA SIRINGA, se non si sa come fare si rischia di causare seri danni ai gattini;
- I cuccioli vanno asciugati con estrema delicatezza e tenuti al caldo;
- A questo punto, una volta messi in sicurezza puoi contattarci mediante la nostra pagina Facebook, tramite e-mail scrivendo ad [email protected] oppure via whatsapp al 333.35.13.901 indicando sempre il vostro nome, un recapito telefonico e il luogo dove si trovano i gatti.
Ho smarrito il mio cane, cosa devo fare?
Chiunque smarrisca il proprio cane è tenuto a darne immediata segnalazione al competente canile della ASL (per l’indirizzo ci si può rivolgere direttamente alla Polizia Municipale) In assenza del canile la segnalazione va indirizzata al Servizio Veterinario sempre della ASL competente per il territorio.
CANILE SANITARIO DI SAN DONA’ DI PIAVE E LIMITROFI: TEL. 320 0380318 Villa Electra
I provvedimenti da porre subito in atto allo smarrimento del proprio animale sono:
- Affiggere nella zona dello smarrimento numerosi volantini dove sia indicata una breve ma precisa descrizione del cane, meglio se corredata da una foto, ed il proprio numero di telefono. Porre questi cartelli se possibile specialmente nei punti di transito di proprietari di cani (giardini o piazzali), negli Ambulatori Veterinari della zona e nei luoghi di transito di molte persone (grandi negozi, panettieri, negozi di articoli per animali etc..).
- Avvisare, oltre che il proprio canile di competenza, anche i canili ASL limitrofi ed i canili privati o di Associazioni sul territorio (Adas). Qualora non si dovesse riuscire a ritrovare l’animale entro pochi giorni, ricontattare nuovamente tutti questi indirizzi.
- Inviateci una mail con descrizione e foto del cane, in modo da permetterci di pubblicare un appello sul nostro sito internet (sezione persi e trovati) e un post su Facebook. Inviare una mail (o messaggio privato tramite pagina Facebook o Instagram) con la foto e la descrizione il più dettagliata possibile del cane a tutte le altre associazioni animaliste sul territorio, avendo cura di indicare precisamente nome e cognome, numero di telefono, indirizzo e-mail e zona dove il cane è stato smarrito. Cosa importantissima è richiamare la Sezione al ritrovamento dell’animale, al fine di poter cancellare la segnalazione.
- Effettuare delle ricerche in zona non limitandosi mai alla stretta cerchia di vie dove il cane è stato smarrito, perché come è noto tutti i cani possono compiere tragitti molto lunghi anche in poche ore.
- Se il cane viene rinvenuto dal canile civico competente per territorio, il proprietario ha il diritto di ottenerne la restituzione previo il pagamento di una sanzione che può essere prevista da regolamenti comunali esistenti ed il rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione per la stabulazione del cane in canile.
La legge 281/1991 prevede che il cane vagante ritirato dal competente canile civico possa essere restituito immediatamente al legittimo proprietario solo se registrato all’anagrafe canina e provvisto di chip.
Cosa fare se si è testimoni di un maltrattamento/abbandono/uccisione di un animale?
Ricordiamo innanzitutto che maltrattare/abbandonare/uccidere gli animali costituisce reato penale.
Se siete testimoni di tali reati, se possibile raccogliere più prove possibili comprese foto, video, documenti, per comprovare il maltrattamento/abbandono/uccisione e quindi denunciarlo per iscritto presso una Forza di Polizia (Corpo Forestale numero telefonico nazionale 1515, Carabinieri 112, Polizia di Stato 113, Guardia di Finanza 117, Polizie locali (Municipali-Provinciali) chiamando il centralino di Comune o Provincia) ai sensi di uno o più articoli del codice penale come descritti di seguito.
Denunciare un reato è un obbligo morale.
MALTRATTAMENTO:
Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del Codice Penale ai sensi del quale: 1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
Se il maltrattamento è in corso e prosegue, chiedere anche solo telefonicamente l’intervento urgente. Le autorità potranno procedere con un atto di sequestro dell’animale e conseguente confisca sottraendolo così definitivamente al maltrattatore ai sensi degli articoli 321 del Codice di procedura penale e 544 sexies del Codice penale.
Le associazioni non sostituiscono e non devono/possono sostituire i servizi pubblici e di pubblica utilità nonché le Forze di Polizia. Possono affiancare il cittadino nelle sue richieste e, in taluni casi, possono farle proprie. Alcune associazioni potrebbero avere Guardie zoofile volontarie e servizi di intervento nella provincia. Il contatto con loro è sempre consigliato.
ABBANDONO:
In Italia l’abbandono è vietato i sensi dell’art. 727 del Codice Penale, che al primo comma recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.”
UCCISIONE:
L’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del Codice Penale ai sensi del quale: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi.
Bocconi avvelenati: La diffusione di sostanze velenose è vietata e punita dall’art.146 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie e dall’art. 21 lett. U della Legge Nazionale 157/92.
Organi cui denunciare maltrattamenti o avvelenamenti come da LN 189/2004: Polizia di Stato, Polizia municipale e provinciale, Carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, Polizia Veterinaria, Guardie zoofile.
Mi occupo di molti gatti liberi e vorrei sterilizzarli, come faccio?
I gatti, che vivono liberi in un territorio (pubblico, privato o anche condominiale) e che spesso si radunano in “colonie feline” sono tutelati dalla legge (Legge Nazionale 281/91).
Ai cittadini è consentito nutrire e curare i gatti nel rispetto delle regole igieniche.
È vietato maltrattarli o allontanarli per un qualsiasi motivo, dai luoghi nei quali trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione.
Da una sola gatta femmina, nel corso di una stagione riproduttiva, possono nascere fino a 18 cuccioli. Ne deriva l’importanza di controllare il numero di gatti presenti ed evitare che la situazione finisca fuori controllo in breve tempo. I gatti liberi possono essere sterilizzati dal Servizio Veterinario dell’Ulss e successivamente di nuovo liberati nel loro territorio.
I passaggi per accedere al servizio di sterilizzazione Ulss sono i seguenti:
CENSIMENTO DELLA COLONIA FELINA
Il cittadino invia una segnalazione scritta tramite e-mail all’Ulss ([email protected]) mettendo in copia Adas Onlus ([email protected]) indicando:
Via e Numero civico, edificio o area scoperta in prossimità della quale vivono i gatti, Numero di gatti, Nominativo di chi segnala (necessario per comunicazioni volte ad organizzare le sterilizzazioni).
Il censimento della colonia felina è l’aspetto più importante: la colonia, che può essere composta anche solo da due mici, va necessariamente registrata l’Ulss di competenza territoriale; in questo modo gli animali saranno tutelati sia dalla Legge che dal punto di vista sanitario.
VERIFICA DELL’ESISTENZA DELLA COLONIA
Dopo la segnalazione, seguendo l’ordine di arrivo, i veterinari Ulss effettueranno un sopralluogo per accertarsi della effettiva presenza della colonia felina
AVVIO DELLE STERILIZZAZIONI
Seguendo la lista di attesa, verrai contattato nel momento in cui l’Ulss potrà procedere alle sterilizzazioni dei gatti della colonia felina. Adas si rende disponibile a prestarti gabbie e trasportini necessari alle catture dei gatti e a fornire eventuale supporto.
Recapiti Ulss 4 San Donà Servizi Veterinari:
Via Trento 19 (Palazzo INPS, 1° Piano) 30027 San Donà di Piave (VE) Tel. 0421 22 81 51
ORARI:
Lunedì 8.30 – 12.30 e 15.00 – 17.00
Martedì 8.30 -12.30
Mercoledì 15.00 – 17.00
Giovedì 8.30 – 12.30
Venerdì 8.30 – 12.30
Sabato 8.30 – 11.00
Perché devo sterilizzare il mio gatto?
LA STERILIZZAZIONE NON È CONTRO NATURA, MA UN ATTO DI RESPONSABILITA’ E AMORE
Ritieni che la castrazione sia evitabile solo perché il tuo gatto è maschio? Ritieni che la sterilizzazione sia contro natura? La vita degli animali da compagnia è già alterata, essendo essi dipendenti e condizionati dall’ uomo in mille modi diversi.
Contro natura è strappare i cuccioli alle loro madri o, peggio, ucciderli: rimedi terribili ai quali troppo spesso ricorre l’uomo. La sovrappopolazione felina oramai è un problema importante.
Una femmina, nel corso di una stagione riproduttiva, può fa nascere fino a 18 gattini. La sterilizzazione del gatto maschio è un atto di responsabilità che tutti i proprietari di gatti maschi dovrebbero compiere. Non va evitata solo perché non sarai tu ad avere l’onere dei cuccioli che nasceranno!
La sterilizzazione non influenza il carattere del gatto, anzi, da questo intervento derivano solo BENEFICI PER LA SUA SALUTE:
- Previene malattie a carico delle ovaie (cisti e neoplasie ovariche), a carico dell’utero, meno frequenti, (infezioni, emorragie, rotture e neoplasie) e tumori mammari (che raramente nella gatta sono di natura benigna)
- Previene malattie testicolari, dell’infiammazione e dell’ingrossamento della prostata, dei tumori alle ghiandole perianali per i maschi
- Diminuisce la tendenza a vagabondare e, per i maschi, a lottare con gli altri gatti con il pericolo di riportare graffi o ferite anche più gravi.
- Riduzione netta di poter contrarre pericolose patologie quali la FIV (virus dell’immunodeficienza felina) o la FeLV (virus della leucemia felina) che si trasmettono sia per via sessuale sia per contatto con i liquidi organici di gatti infetti.
- Nel gatto maschio è la netta riduzione o scomparsa del comportamento di marcatura, ovvero spruzzare l’urina per delimitare il proprio territorio. L’urina perde l’odore pungente che caratterizza i maschi interi.
Quando devo sterilizzare il mio gatto?
STERILIZZAZIONE DELLA GATTA FEMMINA:
Le gatte vanno ciclicamente in calore durante il periodo riproduttivo, che in genere va da febbraio a novembre. Durante il “calore” manifestano il loro impulso ad accoppiarsi:
- con miagolii ininterrotti, in particolare nelle ore notturne;
- strusciandosi, rotolandosi per terra, innalzando la parte posteriore della schiena, abbassando le zampe anteriori;
- tendendo al vagabondaggio per cercare di accoppiarsi;
L’età più indicata per effettuare la sterilizzazione della gatta è quella compresa tra i 6 e i 9 mesi; le linee più all’avanguardia suggeriscono di intervenire prima del primo calore.
La sterilizzazione della gatta consiste o nell’asportazione delle gonadi dell’animale, ovvero di utero e ovaie (gonadectomia) oppure nell’asportazione delle sole ovaie (ovarioisterectomia). La rimozione delle sole ovaie è un’operazione più semplice e meno traumatica ma è altrettanto vero che la rimozione dell’utero azzera il rischio di patologie a carico di quest’ultimo organo (che sono però meno frequenti).
STERILIZZAZIONE DEL GATTO MASCHIO:
I gatti maschi manifestano il loro impulso ad accoppiarsi:
- Attraverso la marcatura urinaria verticale, spruzza urina, dall’odore pungente, restando in piedi e ondeggiando la coda.
- Attraverso miagolii costanti, aggressività, mancanza di appetito, atteggiamento malinconico, nervosismo.
- Tendendo alla fuga al fine di ricercare la partner e a intraprendere lotte con altri maschi competitori
Generalmente la sterilizzazione dei gatti maschi viene eseguita dopo la discesa nello scroto di entrambi i testicoli, intorno agli 8 mesi di vita. L’intervento di castrazione (orchiectomia) consiste nella rimozione dei testicoli, è un’operazione di “routine”, che solitamente non presenta particolari difficoltà o complicazioni.
L’INTERVENTO DI STERILIZZAZIONE NEL MASCHIO E NELLA FEMMINA:
Il gatto va tenuto a digiuno a partire da 8-10 ore precedenti all’intervento; è comunque possibile dargli da bere entro le 3 ore dall’operazione. L’intervento dura pochi minuti e le moderne tecniche di anestesia consentono un più rapido e pronto recupero postoperatorio.
Nelle ore successive all’intervento, lascia il tuo gatto tranquillo, e assicurarti che non lecchi la ferita lasciata dall’operazione. Alimenta il gatto soltanto dopo alcune ore dal termine dell’operazione, in quanto l’anestesia a cui sono sottoposti durante l’intervento può indurre nausea e movimenti scoordinati: lascia le ciotole in prossimità della sua cuccia. Se la ferita dovesse gonfiarsi o lacerarsi, consulta subito il tuo veterinario.
Il gatto ingrassa dopo la sterilizzazione?
Non associare le due cose: alcuni gatti sterilizzati ingrassano ed altri mantengano una linea invidiabile. L’obesità è una conseguenza indiretta della sterilizzazione.
La causa reale di obesità nel gatto è da ricercarsi nella sovralimentazione associata alla vita sedentaria e meno attiva che il gatto potrebbe iniziare a condurre quando, dopo la sterilizzazione, non è più spinto a girovagare ovunque per cercare un partner, tenere sotto controllo il territorio ecc.
Il consiglio è di aumentare semplicemente il livello di attività fisica del tuo gatto, creando momenti di gioco e attività fisica e, ovviamente, tieni sotto controllo l’apporto calorico.